Naming, logo, packaging, sito web: il nostro progetto per il birrificio artigianale è risultato tra i vincitori del premio Mediastars, uno dei più autorevoli concorsi nazionali della pubblicità.
Quando nella primavera del 2021 abbiamo incontrato il team del nuovo birrificio artigianale di Capriano del Colle, ci siamo sentiti particolarmente coinvolti nella sfida di riuscire a trasmettere il valore, la storia, le aspettative della loro idea imprenditoriale attraverso la creazione e lo sviluppo del brand.
Avevamo davanti una realtà fatta da giovani bravi e motivati (con super-curriculum), attentissimi alla qualità del prodotto — come piace a noi — e al territorio. Hanno aperto, infatti, il loro birrificio artigianale nell’area naturale protetta del Parco del Monte Netto a Capriano del Colle, nel Bresciano, in un edificio del ‘900, in un locale derivato da un’azienda brassicola preesistente.
Di fatto, siamo partiti insieme. Mentre loro, con il mastro birraio, mettevano a punto le ricette per la nuova linea di birre e allestivano il birrificio, noi abbiamo iniziato a lavorare per individuare il brand e costruire intorno ad esso un’immagine unica, che volevamo fosse forte e fresca allo stesso tempo.
Come prima cosa — come sempre facciamo — abbiamo voluto conoscere bene la loro realtà. Li abbiamo quindi incontrati, ascoltati, abbiamo visitato il birrificio e, con gran piacere, abbiamo assaggiato le loro birre.
Questo processo di confronto ha ispirato il naming, primo step di tutto il progetto di comunicazione. La proposta di utilizzare “Riversa”, nome originale ancorché di uso comune, è stata ampiamente condivisa, per la versatilità e per la sua capacità di raccontare la qualità del prodotto.
“In prima battuta, il nome invita a versare più volte la birra — spiega Giordano Apostoli, chairman di akòmi — e implicitamente evoca un’immagine di condivisione e convivialità. Inoltre, è anche l’anagramma della parola “riserva”, usata per indicare un prodotto di livello superiore. Non da ultimo, si può giocare con il concetto di sottosopra, che abbiamo ripreso nel packaging: nelle etichette, ad esempio, i testi sono volutamente ruotati di 90, per essere letti con la bottiglia sdraiata, a rinforzare il gioco di parole del nome”.
Abbiamo ripreso l’idea del riversare, in riferimento alla rotazione del bicchiere o della bottiglia, anche nel progetto grafico del logo, disegnato con uno stile semplice ed essenziale e con un carattere tipografico contemporaneamente originale e leggibile.
“La R iniziale, attraverso la freccia ricorsiva, disegna un percorso fino alla lettera “V”, tracciata e posizionata a rappresentare un bicchiere — spiega Simone Dragoni, graphic designer -. Quest’ultima è ribassata rispetto al lettering del nome e si allinea alla base come fosse appoggiata al bancone o sotto lo spillatore. Abbiamo usato due colori, il nero ed il giallo, quest’ultimo come riferimento al colore tipico della birra”.
Abbiamo pensato che la R del logo, con freccia ricorsiva, potesse avere una “vita propria”, come pittogramma, molto riconoscibile e di impatto, da declinare in diversi modi per rafforzare l’immagine coordinata del brand, sia nei prodotti correlati al mondo birra (tappi, sottocoppa, spille, placchette spine) che come icona in social, web e grafiche particolari.
L’esempio più visibile è il packaging. “Abbiamo associato ad ogni stile di birra una tinta Pantone® e declinato il pittogramma con i diversi colori scelti — illustra Paolo Jeannin, graphic designer di akòmi — in modo che, inserito nell’etichetta, diventasse un elemento distintivo e riconoscibile. In contrasto con la base opaca, la verniciatura UV a zona evidenzia il pittogramma, mettendolo in primo piano. Anche il tappo a corona è stato brandizzato con pittogramma e colore dello stile, mentre il bordo è decorato con le informazioni del birrificio: in questo modo il tappo diventa un elemento unico e collezionabile”.
Particolarità è anche il pittogramma che diventa una bolla tipica della birra, con il segno grafico rappresentato sul bicchiere degustazione venduto online.
Oltre ai colori ed al pittogramma, per sottolineare la freschezza del brand, abbiamo pensato a delle etichette “smart”, corredate di codice QR dinamico che indirizza l’utente al sito o, all’occorrenza, a video o contenuti speciali.
Abbiamo infine declinato il progetto grafico nei materiali di vendita, nell’immagine coordinata, nell’abbigliamento, nel menù e brochure, e nei prodotti correlati e nel merchandising, acquistabili nell’e-commerce product oriented, progettato con una struttura simile al menu di un locale, affinché l’utente che lo naviga abbia l’impressione di scegliere la birra seduto al bancone del pub (www.riversa.it).
ll progetto è risultato tra i vincitori della XXVI edizione di Mediastars, premio tecnico della pubblicità. Alla premiazione, che si è tenuta giovedì 16 giugno, hanno partecipato Paolo Jeannin e Simone Dragoni, che hanno curato la direzione creativa.
Il riconoscimento di Special Star per l’Art Design nella sezione Packaging Design è andato, in particolare, a Paolo Jeannin, che ha curato anche lo structural design, la fotografia e l’elaborazione digitale del progetto.